Quando parliamo di cannabis la maggior parte delle volte lo facciamo in relazione ai dibattiti in merito alla legalizzazione, alle proteste, al suo uso terapico.
Ma avreste mai pensato ad un collegamento tra la canapa e la storia dell’arte? L’utilizzo della canapa, come ormai sappiamo, ha una versatilità estrema, dall’ambito industriale alla bioedilizia fino al benessere del corpo e, naturalmente, l’ambito dell’arte non ne è immune.
Dai colori a olio di canapa alle tele in tessuto di canapa l’arte è non solo ricca di riferimenti, ma una vera sostenitrice dell’utilizzo di questa preziosa pianta.
Sono stati moltissimi gli artisti che nel corso della storia hanno utilizzato la canapa per la realizzazione di straordinari capolavori, occorre necessariamente, infatti, nominare, tra i vari Maestri, i geni del Rinascimento, Leonardo Da Vinci e Michelangelo Buonarroti, uno tra i più grandi della pittura olandese del XIX secolo, Vincent Van Gogh, e il pittore, scultore e litografo spagnolo considerato uno dei protagonisti assoluti della tradizione ottocentesca e dell’arte contemporanea, Pablo Picasso.
Come precedentemente accennato l’uso della canapa all’interno della storia dell’arte non riguarda esclusivamente l’utilizzo dei colori a olio ricavati dalla pianta di cannabis ma anche le tele sulle quali sono stati affrescati numerosi dipinti appartenenti agli artisti sopra citati sono in tessuto di canapa.
Ma quali sono i benefici prodotti dall’utilizzo della canapa nell’arte?
Per quale motivo questi immortali artisti hanno scelto di sfruttare la canapa?
La risposta è semplice ed evidente: questi Maestri hanno scelto tali strumenti per poter mantenere l’opera, nel tempo, in uno stato più ottimale possibile. Da questa pianta infatti è possibile ricavare una fibra estremamente resistente sia al colore che alla muffa e dona, oltretutto, anche un’incredibile ed unica lucidità all’impatto con la luce, evitando un eventuale danneggiamento a causa dell’assorbimento della stessa. Tra le opere più celebri dove, con effettiva documentazione, è stata scelta l’utilizzazione di materiali in canapa, possiamo riportare innanzitutto la Cappella Sistina. Michelangelo, in questo caso, scelse una base di colori ad olio di canapa all’insaputa di colui che gli commissionò l’intero lavoro, ossia il Papa; un altro grande capolavoro dipinto ad olio su tela di canapa fu il celebre “autoritratto di Van Gogh”.
La canapa, tutt’oggi, risulta essere uno strumento fortemente utilizzato in arte contemporanea, specialmente per la realizzazione di decorazioni per pareti o mobili, oltre che in diversi oggetti per illustrazioni o piccole costruzioni.
Addirittura negli Stati Uniti è nata una galleria d’arte che ha scelto di esporre esclusivamente pitture realizzate su tela creata con questo materiale.
Questo a dimostrazione che l’utilizzo della canapa abbraccia veramente tutti i campi.
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