Le problematiche correlate alla cannabis terapeutica sembrano essere ormai un brutto sogno per gli italiani. Sempre più persone decidono di intraprendere la via della cannabis per fare fronte alle problematiche che la pianta e gli estratti che ne derivano sembra risolvere o almeno impattare notevolmente. In puglia è il caso di Sergio Fontana, fondatore di Farmalabor, azieda che si occupa di produzione di cannabis terapeutica e derivati che, contenendo CBD vanno a risolvere alcune problematiche di salute legate a dolore, respirazione, cellule deformi ecc. Ad oggi, Farmalabor è l’unica azienda ad essere stata autorizzata dall’AIFA a produrre e commercializzare farmaci a base di cannabinoidi e quindi, al pari della cannabis terapeutica che si trova in natura.
La rivoluzione della cannabis terapeutica parte dal Sud del Bel Paese
L’elenco delle patologie per le quali è stato dimostrato che i cannabinoidi siano propedeutici alla guarigione è stato stilato dal ministero della Salute in base ad un decreto ministeriale del 2015. Si va dal dolore cronico a quello associato a sclerosi multipla e alle lesioni del midollo spinale. Dal caso di nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia o dalle terapie per l’Hiv, alla stimolazione dell’appetito nella cachessia, nell’anoressia oppure in caso di perdita dell’appetito nei pazienti oncologici o affetti da Aids. L’uso di cannabinoidi è concesso anche in caso di glaucoma e per la riduzione dei movimenti involontari del corpo nella sindrome di Tourette. Quale che sia il caso, però, la terapia è ammessa solo quando quelle convenzionali non si siano state efficaci, il che significa che, ad oggi, in Italia i cannabinoidi sono considerati l’ultima spiaggia
Farmaci al cannabidiolo e mercato italiano
Ad oggi gli unici canali di approvvigionamento degli oli a base di cannabis terapeutica sono i laboratori galenici delle farmacie, dove il principio attivo viene estratto con metodi diversi e da mani diverse. Ed è qui che nasce la necessità di creare un’azienda farmaceutica, appunto Farmalabor, che si occupi soltanto della produzione di prodotti contenenti cannabinoidi figli di un processo produttivo sviluppato integralmente in un luogo per non rischiare di alterare le proprietà benefiche dei prodotti. Già da anni l’azienda era leader nel settore della produzione di oli alla cannabis, e lo faceva sotto autorizzazione del ministero della salute, ufficio centrale stupefacenti per l’esattezza, importando cannabis dall’Olanda e dall’est Europa. Ad oggi il CEO dell’azienda, Fontana, si ritiene entusiasta dell’autorizzazione ricevuta dall’AIFA poiché crede fermamente che la cannabis lavorata nello stesso luogo in cui è prodotta rappresenti un vantaggio innanzitutto economico poiché non vi è necessità di approvvigionamenti esterni, ed in secondo luogo gli oli estratti possono essere distribuiti direttamente nelle farmacie pronti per essere diluiti e distribuiti ai pazienti che ne hanno prescrizione di utilizzo. Farmalabor è nella top 5 delle aziende leader di mercato produttrici di cannabis terapeutica.
Previsione sviluppi di mercato
Per trasformare la cannabis terapeutica si possono prendere due vie in Italia. La prima riguarda l’autorizzazione di acquistare infiorescenze coltivate nello stabilimento farmaceutico militare di Firenze. L’altra, invece, porta dritti nei Paesi Bassi, dove ci sono diversi produttori di infiorescenze di cannabis. A Veendam, nel caso di Farmalabor, un piccolo comune non troppo lontano da Amsterdam, che ospita lo stabilimento della Bedrocan, azienda altamente specializzata nella produzione di infiorescenze di cannabis terapeutica. Patron Fontana si dimostra fermo delle sue idee e convinto dei propri obiettivi, Farmalabor, infatti, ha dichiarato di voler ampliare l’organico ad oggi a disposizione, il programma l’aumento di risorse umane, da 120 a 250 collaboratori spalmati tra la sede di Assago e la sede di Canosa di Puglia e l’aumento di fatturato che, a dire del CEO, con le mosse giuste può arrivare a 50 milioni di euro dagli attuali 15 apportando così una rivoluzione nel mondo del farmaco e soprattutto nel mondo delle cure con i cannabinoidi.
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