Introduzione
L’uso di CBD e di cannabis light per il benessere è ormai diffuso in Italia, ma molti consumatori si chiedono se sia sicuro mettersi al volante dopo aver assunto questi prodotti. La riforma del Codice della Strada approvata a fine 2024 e discussa nel 2025 ha reso più severa la disciplina della guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, introducendo sanzioni anche per chi risulta positivo ai test senza apparenti segni di alterazione(tg24.sky.it). In questo articolo rispondiamo a tre domande fondamentali: il CBD viene rilevato nei test antidroga? cosa prevede il nuovo articolo 187 del Codice della Strada? come funzionano i test e quali sono le finestre di rilevazione per il THC?
Il CBD viene rilevato nei test antidroga?
Il cannabidiolo (CBD), per sua natura, non viene rilevato nei test antidroga standard, perché i test si concentrano sul THC e sui suoi metaboliti (enecta.it). La molecola di CBD non produce effetti psicoattivi e non è inserita tra le sostanze stupefacenti. Tuttavia, molti prodotti a base di cannabis light contengono tracce di THC (fino allo 0,3 % in alcuni casi), quindi dopo l’assunzione i metaboliti del THC possono essere individuati nei fluidi corporei. È quindi il THC, e non il CBD, a rappresentare un problema per chi guida.
Cosa cambia con il nuovo Codice della Strada
La riforma del Codice della Strada, entrata in vigore a dicembre 2024, ha inasprito l’articolo 187 eliminando l’obbligo di provare lo stato di alterazione psicofisica: basta un test positivo al THC per rischiare la sospensione della patente e sanzioni penali (tg24.sky.it). La norma è stata rinominata “Guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti” e ora prevede che chi assume sostanze psicotrope, inclusi alcuni medicinali, possa essere sanzionato anche se è perfettamente lucido (tg24.sky.it). Questa modifica ha sollevato dubbi di legittimità costituzionale e potrebbe essere oggetto di revisione da parte della Corte Costituzionale (tg24.sky.it).
Un’importante precisazione riguarda i pazienti che utilizzano cannabis terapeutica. Il ministero dei Trasporti ha chiarito che la nuova norma non implica un divieto assoluto di guida per chi assume cannabis su prescrizione medica: i pazienti devono continuare a seguire le indicazioni del proprio medico e portare con sé la documentazione che attesti la terapia. Tuttavia, in caso di controllo è possibile che venga richiesto un test salivare; se risulterà positivo al THC, il conducente dovrà dimostrare che l’assunzione è avvenuta per motivi terapeutici. (enecta.it)
Come funzionano i test antidroga e quanto durano i metaboliti
I test utilizzati dalle forze dell’ordine rilevano il THC e il suo principale metabolita (THC‑COOH). Il risultato è considerato positivo se la sostanza supera una soglia (cut‑off) stabilita. Le principali modalità di controllo e le relative finestre di rilevazione sono:
Tipo di test | Finestra di rilevazione | Soglia |
---|---|---|
Tamponi salivari | fino a 24–48 ore dopo l’uso | 10 ng/ml |
Analisi delle urine | 3–15 giorni (fino a 4 settimane per consumatori abituali | 50 ng/ml |
Analisi del sangue | poche ore per il THC attivo; fino a una settimana per il THC‑COOH | 2 ng/ml |
Analisi del capello | fino a 90 giorni | variabile |
Per i controlli su strada vengono utilizzati principalmente tamponi salivari, che individuano il THC assunto nelle 24–48 ore precedenti. Se il primo test risulta positivo, si procede con analisi più approfondite (urine e sangue) in laboratori specializzati.
Implicazioni per i consumatori di cannabis light
Poiché la cannabis light contiene THC, anche se in percentuali molto basse, è possibile risultare positivi a un test nelle ore immediatamente successive al consumo. Con la nuova normativa, una semplice positività al THC può comportare il ritiro della patente. Ecco alcune considerazioni pratiche:
Preferisci prodotti al CBD isolato o broad spectrum (senza THC) se devi guidare. Il CBD in sé non viene rilevato, ma residui di THC potrebbero creare problemi.
Attendi almeno 24–48 ore prima di guidare se hai consumato cannabis light. La finestra di rilevazione dei tamponi salivari dura fino a due giorni.
Ricorda che il metabolismo è personale: chi consuma frequentemente cannabis, anche legale, può accumulare metaboliti e risultare positivo per più giorni.
Conserva la documentazione medica: se utilizzi cannabis terapeutica, porta sempre con te la prescrizione. In caso di controllo dovrai dimostrare che l’assunzione è a fini terapeutici.
Possibili scenari futuri
La riforma del Codice della Strada è stata impugnata da più parti perché punisce la mera positività al test senza considerare lo stato psicofisico, con il rischio di sanzionare anche chi ha assunto farmaci o cannabinoidi giorni prima. Il Tribunale di Pordenone ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità sull’articolo 187, evidenziando che la modifica potrebbe violare il principio di offensività e generare incertezza giuridica. Una sentenza della Consulta potrebbe, nel prossimo futuro, chiarire o modificare la norma.
Conclusioni
Il CBD non rappresenta un problema per i test antidroga, ma chi consuma cannabis light o prodotti contenenti tracce di THC deve prestare attenzione. Il nuovo Codice della Strada consente di sanzionare il solo riscontro positivo al THC, per cui è consigliabile evitare di guidare nelle ore successive all’assunzione di cannabis legale e preferire prodotti a base di CBD isolato. I pazienti che utilizzano cannabis terapeutica devono avere sempre con sé la documentazione medica. Rimanere informati e rispettare le norme vigenti è essenziale per continuare a beneficiare dei prodotti a base di cannabis light in modo sicuro e legale.
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