Hanno fatto molto discutere negli ultimi giorni, le parole del presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden riguardante i condannati per possesso di cannabis, il quale si dice fermamente a sfavore alla loro detenzione. Come sempre, ogni volta che si associano le parole, “a favore” e “cannabis”, i dibattiti non mancano, ma questa volta la situazione è ben diversa, a parlare è il presidente degli Stati Uniti d’America. Biden, dunque, non parla di legalizzazione o di vendita libera nel suolo USA, bensì asserisce, ciò che in realtà è al centro dei dibattiti da anni, sia in Italia che nel mondo intero, ossia il rischio di rovinare la vita a coloro che ne fanno un uso personale senza favorire il mercato nero e la delinquenza.
“Mandare persone in prigione per possesso di questa sostanza ha sconvolto troppe vite”, è questo che ha dichiarato il presidente americano, riferendosi appunto alle problematiche che riscontrano i condannati per possesso di cannabis, che secondo una statistica, dal 1992 ad oggi, sono più di 6500 le persone che hanno subito delle condanne e che tutt’oggi, hanno difficoltà nel chiedere prestiti, nel trovare lavoro e casa, per non parlare della discriminazione che ricevono per essere degl ex carcerati.
Chi non verrà Condannato?
Ovviamente la grazia non vale per tutti. Infatti, i condannati per possesso di cannabis che verranno colti in flagrante di spaccio, o distribuzione e contrabbando, senza dubbio saranno condannati come meritano. Il presidente americano, inoltre, tiene a sottolineare come questa sua linea adottata, non vuole essere un incitamento o un passepartout, ad un uso eccessivo ed improprio della marijuana, “ non tollererò fumatori all’aperto o nei pub, ma avere poche quantità di cannabis in casa, non deve più comportare un pericolo o una paura per il consumatore”. Biden, ha proseguito sottolineando come le discriminazioni delle varie comunità di origine ispanica e afro americana derivino spesso, proprio dai loro precedenti “penali”, riferite alla consumazione ma non allo spaccio di marijuana e derivati. Resta anche la faccenda legata alla classificazione della marijuana come sostanza drogante, parimenti a cocaina ed LSD, il quale presidente ha definito come assurde le suddette classificazioni e che durante la sua presidenza, saranno presto corrette e riclassificate.
Cosa ne pensa L’America
Come sempre, l’argomento cannabis porta ad una profonda e netta separazione tra chi è pro e chi contro, ma soprattutto tra coloro che la vedono come un’opportunità di crescita e chi invece rimane radicato alle tradizioni o chi invece, ne fa un fatto meramente politico. Anche negli USA e in america in generale non sono mancati questi dibattiti, fra l’opinione pubblica, ma soprattutto fra le varie fazioni politiche, dal fronte repubblicano, ad esempio, il senatore dell’Arkansas Tom Cotton, ha dichiarato come le parole di Biden fossero inopportune, soprattutto data l’ondata di criminalità che sta martoriando gli Stati Uniti, “Joe Biden, sta concedendo la grazia generale ai criminali di droga, molti dei quali si sono dichiarati responsabili dia ccuse gravi – questo è un tentativo disperato di distrarre dal fallimento della propria leadership ottenuta finora”.
Dunque, che sia davvero una mossa di campagna elettorale o un vero gesto a favore della causa, non ci è dato saperlo, ma sicuramente la parola di una figura come il presidente degli Stati Uniti, è metaforicamente, quel raggio di sole che sbuca fra le nuvole tempestose in un giorno di pioggia, non sarà sicuramente una persona a cambiare rotta sulla questione, ma sicuramente un personaggio così influente farà rumore in tutto il mondo.
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