Scommetto che conosci bene quella sensazione di fame chimica che ti assale dopo aver assunto droghe leggere. Ma non è semplicemente fame, si tratta più di un voler aprire il frigorifero e divorare tutto ciò che sta dentro. Ecco, questa sensazione si chiama “Fame Chimica“. Si tratta di una reazione del nostro corpo che si manifesta generalmente dopo aver assunto alcune droghe leggere tipo la cannabis. Scopriamo nel dettaglio perché si manifesta la fame chimica, quindi analizziamo cause e rimedi per contrastare la fame chimica.
Cos’è la fame chimica, cause e rimedi per contrastarla
Spesso sentiamo parlare di fame chimica, ovviamente chi fa uso di droghe leggere come la cannabis conosce bene questo fenomeno. La fame chimica non è altro che una reazione del nostro corpo dopo aver assunto, ad esempio, della cannabis. Questa reazione comporta dunque un’alterazione della percezione di sazietà. Anche se il nostro organismo non richiede cibo, è la nostra mente che lo richiede e questo fenomeno accade tra i 30 minuti e le due ore dopo aver assunto cannabis.
Ma vediamo quali sono le cause. Cerchiamo anche di rispondere ad alcuni quesiti come: Cosa causa la fame chimica? Una strana sensazione di fame, di insaziabilità ci assale dopo aver assunto della cannabis. Perché?
La causa scatenante della fame chimica è la presenza del THC nella cannabis. Il principio attivo THC è il responsabile di quelle dinamiche interne al nostro corpo ed alla nostra mente che alterano il senso di fame. Il nostro sistema cerebrale viene ingannato e la reazione è la stimolazione dei neuroni che si occupano dell’appetito.
Alcuni neuroni del nostro organismo hanno il compito di rilasciare i cosiddetti ormoni anoressizzanti che sono quelli in grado di dare senso di sazietà. Quando si assume THC invece, questi neuroni si attivano in senso contrario cioè smettono di rilasciare ormoni anoressizzanti. Ovviamente, assumendo regolarmente THC, un effetto spiacevole causato della fame chimica è l’aumento di peso, questo diventa inevitabile nel momento in cui il nostro corpo riceve l’input di mangiare cibo spazzatura, ovvero tutto quanto stimoli le nostre papille gustative ma che fondamentalmente non è per nulla salutare.
Ma a questo punto ti starai chiedendo se esistono rimedi contro la fame chimica. Vediamoli.
Rimedi contro la fame chimica
Hai iniziato a prendere peso, magari qualche brufolo dovuto ad un’alimentazione errata inizia a farsi notare sul tuo viso e il senso di disagio che provi a livello psicologico, indotto dall’aumento di peso per colpa della fame chimica, inizia ad infastidirti. E quindi ti starai chiedendo se ci sono dei possibili rimedi contro la fame chimica.
Il miglior rimedio contro la fame chimica è quello di distogliere la mente cercando di impegnarsi in qualcos’altro. Ma sappiamo che sotto effetto stupefacente non è sempre possibile riuscire a governare la nostra mente, potrebbe risultare infatti abbastanza difficile. Una delle migliori soluzioni consiste nel praticare attività fisica prima di fare uso di cannabis. Sebbene questo possa avere altri effetti indesiderati, questo piccolo espediente ti permetterà di compensare le calorie bruciate con quelle assunte.
O ancora, se proprio vuoi utilizzare cannabis ma non intendi subire la fastidiosa sensazione di svuotare la tua dispensa divorando tutto ciò che trovi, potresti provare ad utilizzare tipi di cannabis contenenti più CBD o THCV. Questi non hanno alcun effetto sull’appetito.
Rimedi naturali contro la fame chimica
Esistono dei trucchetti che possiamo utilizzare per imbrogliare la nostra mente ed attenuare l’eventuale senso di fame, ad esempio:
- Bere molta acqua: questo ci darà senso di sazietà ed attenuerà anche la secchezza alla gola che possiamo provare a seguito di consumazione della cannabis;
- Assumere del miele o della marmellata;
- Mangiare cibi sani come frutta e verdura e yogurt evitando cibi spazzatura;
- Masticare lentamente: può aiutare a ridurre il senso di fame, ma occorre abbastanza concentrazione e spesso la mente non è dalla nostra parte.
Inoltre il THC tende ad abbassare la pressione sanguigna, per arginare questo problema è utile ricorrere ai metodi tradizionali come ad esempio ingerire il classico cucchiaino di zucchero oppure acqua e sale.
Fame chimica in ambito terapeutico
Ma come in tutte le cose esiste dunque il rovescio della medaglia, la cosiddetta fame chimica può risultare utile in altri ambiti come quello terapeutico. Poiché il THC sollecita i nostri recettori nutrizionali, questo ci induce a mangiare di più.
Questo aspetto potrà sicuramente risultare utile per combattere alcune malattie caratterizzate da una forte perdita di appetito, migliorando quindi la qualità della vita del consumatore. Ecco perché è importante chiedere consiglio a un esperto in materia oppure al proprio medico di fiducia.
L’aumento dell’appetenza può essere benefico nei casi di persone affette da alcune patologie. Per questo motivo, molti farmaci in commercio usati a scopo terapeutico contengono a loro interno il principio attivo del THC.
Conclusioni
In conclusione, la fame chimica è una reazione del nostro corpo spesso associata all’assunzione di sostanze come la cannabis, in particolare al suo principio attivo, il THC. Questo fenomeno comporta un’alterazione della percezione di sazietà, portando a un desiderio insaziabile di cibo anche quando il corpo non ne ha effettivamente bisogno.
Il ripristino del senso di appetito, in molti casi come quelli menzionati, porterà il beneficio della sazietà, anche usando rimedi naturali e senza per forza rimpinzarsi di cibo spazzatura. Ovviamente essendo un argomento molto delicato, si raccomanda sempre un consulto medico prima di ogni azione in tal senso.
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