Il termine rastafarianesimo, è divenuto sempre più comune nel linguaggio quotidiano, ma il suo significato rimane in parte avvolto dal mistero. Questa espressione, è strettamente legata alla Giamaica, dove ha avuto origine nel corso del secolo scorso, diffondendosi poi oltre i confini dell’isola per colonizzare il mondo.
I rasta, spesso utilizzati per indicare un gruppo di persone che segue una filosofia di vita unica, sono in realtà legati ad una religione che ruota attorno al predicatore e poeta Marcus Mosiah Garvey. Ma qual è il legame che sussiste tra il rastafarianesimo e la cannabis light? Scopriamolo insieme!
Storia del Rastafarianesimo
Negli anni Venti del XX secolo, Garvey profetizzò l’arrivo di un grande leader nero, capace di ricondurre i discendenti degli schiavi africani nelle loro terre d’origine, ponendo fine all’oppressione occidentale. Queste profezie sono diventate i pilastri fondamentali del movimento rastafari.
La cultura rasta abbraccia anche uno stretto legame con la natura, considerata una madre generosa che fornisce tutto ciò di cui il corpo e la mente hanno bisogno. La dieta rasta riflette questa connessione, con una preferenza per cibi coltivati direttamente dalla terra.
A differenza di molte altre religioni, il rastafarianesimo non si basa su una struttura gerarchica, respingendo l’idea di un capo o di una piramide. La bandiera del movimento simboleggia concetti come la nonviolenza e l’uguaglianza.
Legame tra Rastafarianesimo e cannabis
Il legame tra il rastafarianesimo e la cannabis è profondo. I rasta credono che la marijuana agisca migliorando l’autocoscienza, aprendo uno spirito in connessione con il mondo, motivo per cui viene spesso chiamata il “seme della saggezza“. Dopo la legalizzazione, la cannabis light ha conosciuto un notevole successo, offrendo momenti di relax senza effetti psicotropi.
Nonostante questa associazione, il rastafarianesimo non promuove un atteggiamento libertino verso l’uso della cannabis. La cultura respinge droghe pesanti e di sintesi, mostrando scarsa tolleranza verso alcol, sigarette e altri vizi nocivi. Oltre al suo uso ricreativo, la pianta di canapa è impiegata anche a fini industriali, nell’edilizia e nel settore della moda, mantenendo sempre il rispetto per il pianeta al centro delle sue applicazioni. La cultura rastafari, con la sua connessione profonda con la natura e la spiritualità, continua ad esercitare un fascino duraturo nel panorama culturale mondiale.
Va sottolineato, tuttavia, che l’atteggiamento dei rasta nei confronti della cannabis non è eccessivamente libertino. La cultura rastafari si distingue per la sua avversione alle droghe pesanti e chimiche, dimostrando una scarsa tolleranza verso comportamenti dannosi per l’organismo, come l’uso eccessivo di alcol e sigarette.
Dreadlocks, simbolo del Rastafarianesimo
I dreadlocks, simbolo indiscusso del movimento, rappresentano una criniera di leone. Secondo l’interpretazione rasta della Bibbia, i seguaci del movimento non devono tagliarsi i capelli fino a quando il loro popolo non sarà liberato. Questo richiamo a una cultura rispettosa della natura ha ispirato molte persone, portando ad un interesse crescente verso la cannabis light e il Cbd.
Questa pratica capillare assume un significato più ampio all’interno della cultura rastafari, fungendo da promemoria costante dell’obiettivo di liberazione e della connessione profonda con la spiritualità. È un atto di resistenza e di preservazione dell’identità culturale, un simbolo di appartenenza a una comunità che aspira a un cambiamento positivo.
La connessione profonda con la natura: la dieta rasta
Nel contesto del Rastafarianesimo, la connessione con la natura non è solo un principio filosofico, ma si estende anche alla scelta di uno stile di vita e, in particolare, alla dieta rasta. Questo approccio alimentare è intriso di significato spirituale e riflette l’idea centrale di considerare la Natura come una madre generosa che fornisce tutto ciò che è necessario per il benessere del corpo e della mente.
La dieta rasta è caratterizzata da una scelta consapevole di cibi che derivano direttamente dalla terra e che sono coltivati in modo naturale. Questa preferenza è radicata nella credenza che consumare alimenti naturali sia un modo di onorare e rispettare la terra, contribuendo così alla sostenibilità ambientale. Uno degli elementi chiave della dieta è l’evitare cibi ritenuti impuri o contaminati.
In molti casi, i rasta seguono una dieta vegetariana o vegana, rinunciando a carne e prodotti animali. Questa scelta riflette l’idea di non infliggere sofferenza agli animali e di mantenere un equilibrio armonioso con la natura. La frutta fresca e le verdure sono elementi fondamentali della dieta rasta, spesso consumate crude o preparate in modi che conservino al massimo i loro valori nutrizionali. I cereali integrali e i legumi sono anch’essi componenti essenziali, fornendo le proteine necessarie per sostenere uno stile di vita attivo.
Inoltre nell’universo rastafari, vige il concetto di “ital“, derivato dalla parola “vital“, il quale è spesso utilizzato per descrivere la dieta rasta. Questo termine denota un approccio alla vita che incorpora l’essenza della Natura, sottolineando l’importanza di consumare cibi freschi, puri e nutrienti per sostenere la vitalità e la salute.
Conclusioni
In conclusione, il rastafarianesimo emerge come un movimento complesso e profondo che si sviluppa intrecciando spiritualità, filosofia di vita e una connessione intrinseca con la natura. Fondato su profezie di liberazione, il movimento trova la sua forza nelle parole di Marcus Mosiah Garvey, predittore del ritorno dei discendenti degli schiavi africani alle loro terre d’origine.
La cultura rasta si distingue dunque per diversi fattori, che richiamano ad un movimento pacifista e ricco di valori caratterizzati da una stretta relazione con la natura, dove il rispetto per l’ambiente si riflette nella scelta consapevole di alimenti e pratiche di vita quotidiana. La nonviolenza e l’uguaglianza sono i pilastri che sostengono la comunità rastafari, ribadendo il rifiuto di gerarchie e la promozione di un mondo armonico.
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