Forse non tutti conoscono Spike Jonze, candidato all’oscar come miglior regista per “Essere John Malkovich”, eppure il suo spot sulla cannabis sta facendo il giro del mondo. Il titolo “The new normal” fa comprendere come oggi siamo ad un punto molto vicino alla normalità, tuttavia la pubblicità ripercorre tutta la storia americana e le controversie legate all’uso della cannabis.
Il video parte proprio da George Washington, padre fondatore americano, e dalla sua coltivazione personale. Ebbene sì Washington aveva una coltivazione personale e come lui tanti altre persone importanti e che rappresentavano lo Stato.
A questo punto il video passa direttamente agli anni 80 e al proibizionismo americano. Vengono fatte vedere alcune storie incredibili sulle pene inflitte per la detenzione della sostanza. Lo spot finisce infine con i benefici che la cannabis porta con sé, da quelli legati al benessere fisico ai possibili posti di lavoro che verranno creati con la produzione.
Lo spot è stato commissionato dalla casa produttrice MadMen, leader nel settore della commercializzazione della cannabis legale.
Il discorso della cannabis è uno dei tanti temi che possono essere legati al discorso “normalità”.
Che cosa è normale? Ciò che oggi non lo è lo era 100 anni fa, o viceversa.
Quindi ci si chiede dove sia il giusto o sbagliato. In realtà non vi è una risposta giusta e non ci sarà mai. Questo perché le nostre convinzioni sono sempre condizionate dalla società e dagli eventi geopolitici. Prendiamo ad esempio i matrimoni tra lo stesso sesso. Solo oggi la società sta accettando questa novità, molto probabilmente tra dieci anni sarà normale in tutti i paesi.
Un esempio di come la società e la comunicazione condiziona le nostre scelte ed in nostri pensieri è il film Reefer Madness del 1936 che demonizza in modo netto l’uso di marijuana fino a concludersi con i protagonisti incriminati per omicidio.
Da Jefferson ad oggi: storia della Cannabis lunga secoli
Come abbiamo detto la coltivazione della cannabis risale a secoli e secoli fa. Veniva utilizzata principalmente per tessuti ed alimenti ed è probabilmente la più antica coltura domestica.
Basti pensare che un pezzo di tessuto di canapa è datato addirittura all’8.000 a.C. La ritroviamo all’epoca degli egizi, dei greci, dei romani e nel Medioevo, utilizzata anche come materiale da costruzione o come anestetico.
Come abbiamo visto nello spot persino George Washington e Thomas Jefferson la coltivavano nell’America coloniale.
Per avere un’idea dell’importanza data a questa pianta, basti pensare che nel XVII secolo, era la legge ad obbligare gli agricoltori della Virginia, del Massachusetts e del Connecticut a coltivarla; un secolo dopo, chi non lo faceva era punito addirittura con la prigione.
A testimoniare la sua diffusione, il censimento statunitense del 1850 che ne documenta circa 8.400 piantagioni in almeno 800 ettari.
Un numero impressionante per l’epoca. La canapa, insomma era considerata più che legale.
Quale è stato l’evento scatenante dopo il quale la cannabis è stata bandita?
Il declino della canapa inizia nel 1937, anno in cui il Congresso approvò una legge: il ‘Marihuana Tax Act’ con regole fiscali e licenze che rendevano pressoché impossibile la sua coltivazione. A promuovere la legge, Harry Jacob Anslinger, che sostenne poi la legislazione ‘anti-marijuana’ in tutto il mondo.
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