Oggi si parla molto spesso di ambiente, ma se ne parla anche molto a sproposito.
Infatti, nonostante i tanti dibattiti, quando c’è una possibilità di sostituire il petrolio con materie prime naturali e rinnovabili, nessuno sembra interessato più di tanto sopratutto per gli interessi economici che girano dietro a questo business.
È molto difficile oggi immaginare un’economia sviluppata che possa fare a meno del petrolio, dei milioni di alberi abbattuti ogni anno per fare la carta, e dei prodotti dell’industria chimica.
Ed è altrettanto difficile immaginare una società affluente senza i rifiuti, l’inquinamento e gli altri danni all’ambiente a cui siamo abituati da ormai molto tempo.
Eppure una concreta e fondata speranza esiste: questa speranza ci viene dalla canapa.
Con le materie prime della canapa si possono produrre, in modo pulito ed economicamente conveniente, tessuti, carta, plastiche, vernici, combustibili, materiali per l’edilizia ed anche un olio alimentare di altissima qualità.
La canapa è stata, tra le specie coltivate, una delle poche conosciute fin dall’antichità sia in Oriente che in Occidente.
In Cina, ad esempio, era usata fin dalla preistoria per fabbricare corde e tessuti, e più di 2000 anni fa è servita per fabbricare il primo foglio di carta.
Nel Mediterraneo già i Fenici usavano vele di canapa per le loro imbarcazioni. Nella Pianura Padana la canapa è stata coltivata per la fibra tessile fin dall’epoca romana.
Ma quali sono le materie prime della canapa, e quali prodotti se ne possono ottenere?
I 3 utilizzi della canapa che sicuramente non conosci
Oltre all’utilizzo comune che già conosciamo della canapa come quelli terapeutici e antistress, la canapa senza THC viene utilizzata per molti usi probabilmente meno noti al pubblico.
Uno degli usi più comuni è quello alimentare: dalla cannabis sativa è possibile ricavare farine, oli, semi commestibili e lavorazioni successive come pasta o pane.
Sono già molte le aziende a coltivazione biologica ad aver intuito i vantaggi della canapa in ambito alimentare riconoscendo i valori altamente proteici del prodotto, ricco di vitamina B, provitamina A e vitamina E, grassi omega3 e omega6.
Un’altro uso che negli ultimi anni sta prendendo piede sono i prodotti cosmetici: bagnoschiuma, creme anti-età, dopobarba.
La canapa sativa è ricca di vitamine e antiossidanti utili per la cura della pelle, del corpo e dell’igiene personale.
Antirughe naturale, la cannabis nutre e rigenera soprattutto le pelle secche e mature, mentre il suo estratto di semi contiene vitamina E.
Da menzionare è anche l’uso della cannabis in ambito edile. Oggi si sta andando sempre di più verso un’edilizia sostenibile.
Dalla combinazione di canapulo (una parte legnosa dello stelo di canapa), acqua e calce nasce un materiale naturale che può essere impiegato nella costruzione di muratura alla stregua del cemento, sia indipendentemente che come riempimento in una struttura di legno a travi e pilastri e può inoltre essere utilizzato in forma di mattoni e come intonaco isolante.
Ultimo uso da menzionare è quello collegato alla carta.
Più produttiva e più resistente della cellulosa estratta dal legno, fino al 1880 la carta di canapa era il supporto privilegiato per la realizzazione della carta stampata.
Anche se pochi lo sanno la Dichiarazione d’Indipendenza Americana è stata stampata su fogli di canapa.
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